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Le qualità invisibili degli oggetti

In occasione della XII edizione del Festival, Video Sound Art ha lanciato una nuova open call rivolta ad artisti e performer. Partendo dalla ricerca condotta dal dipartimento curatoriale del festival sulle qualità invisibili della materia e sulle funzioni che gli oggetti intorno a noi assumono in relazione alla storia, all’identità e alle relazioni sociali, la chiamata aperta è stata coordinata da Francesca Colasante, storica dell’arte e curatrice. La giuria, composta da importanti esponenti del mondo dell’arte e del panorama performativo – accademici, critici, curatori e artisti – ha decretato il vincitore della nuova opera performativa.

La performance è il cambiamento della forma, il tempo per la reciprocità, lo spazio per la negoziazione.
Come funzionano le cose quando non occupano più una posizione? Quando non si possono toccare, sentire e sono senza contorni? Cosa fanno gli oggetti quando non vengono usati, quando non interagiscono con le persone? Come si manifestano le relazioni invisibili della materia?

Francesca Colasante, presidentessa di giuria.

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Vincitore

Antonio Perticara, lecture-performance Drilling down

Antonio Perticara, Drilling Down, lecture-performance, 2022. Ph. Cesar Marenghi
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Partendo dall’osservazione di uno strumento familiare, quale è il trapano, la lecture-performance Drilling down si è concentrata su una sua applicazione al di fuori del contesto ordinario.
L’artista propone la rilettura dell’antica pratica chirurgica della trapanazione tutt’ora semisconosciuta e connotata da una perturbante ambiguità di fondo. Debitore degli studi sul cospirazionismo e le fantasie di complotto che hanno interessato il dibattito degli ultimi decenni, il progetto connette una moltitudine di casi studio: dal Neolitico alla musica elettronica degli anni 90, passando per le sedicenti pratiche medievali di cura della follia, fino ad arrivare alle odierne richieste di trapanazione nei forum online, ai cartoni animati e molto altro. 

Le lecture performance Drilling down di Antonio Perticara rilegge la storia di un oggetto ordinario dal neolitico fino ai nostri giorni, evidenziando come la sua pratica d’uso in rapporto al corpo sia strumentale a una visione ideologica, determinando la percezione delle identità e la condivisione di valori di determinati gruppi sociali.
La giuria desidera premiare un progetto originale, personale e in divenire, e supportarne il potenziale performativo.
Francesca Colasante, presidentessa di giuria

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Ph. 1: Trapano trapanante, Ph. v. Döblen, Livrustkammaren, LRK 1040
Ph 2 e 3: Contenuti della ricerca condotta dall’artista


La residenza artistica

La residenza artistica è stata realizzata presso Villa Santa Giulia nel comune di Piombino (LI), in collaborazione con l’Associazione Amici di di Duccio. 
Costituitosi in associazione dal 2018, il gruppo storico degli amici di Duccio, è impegnato nel sostegno alla ricerca medico-scientifica nel campo della cura delle leucemie nei bambini e negli adolescenti, promuovendo l’attività creativa di giovani artisti e intellettuali, impegnati nelle arti e nella cultura moderna e contemporanea.

Villa Santa Giulia, sede della residenza artistica

Giuria di selezione

Francesca Colasante
Storica dell’arte e curatrice, presidentessa di giuria

Jacopo Miliani
Artista e docente di pratiche performative presso l’Accademia Ligustica di Genova e l’Accademia di Belle Arti di Verona

Piersandra di Matteo
Studiosa, dramaturga e curatrice nel campo delle arti performative, direttrice artistica di Short Theatre, Roma

Annalisa Sacchi
Professoressa ordinaria in Estetica del teatro e Direttrice del Corso di Laurea in Teatro e Arti performative presso Iuav, Venezia

Video Sound Art
Laura Lamonea – direzione artistica, Lino Palena, direzione di produzione 

Open Call 2022
Le qualità invisibili degli oggetti

Si ringrazia:
Teatro Carcano di Milano
Associazione Amici di Duccio

Scopri la XII edizione