Milano
XIII edizione
Babel
L’esplorazione di Video Sound Art sulla natura ambigua e sfaccettata del linguaggio è proseguita nell’episodio milanese di Babel con un progetto espositivo in dialogo con l’Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico. Sotto una splendida volta a lunette si cela una costellazione di microstorie che rappresentano gli ideali mattoni di quel progetto tragicamente impossibile che è la costruzione della mitologica torre di Babele, la metafora che ha guidato la corrente edizione di Video Sound Art Festival.
Artisti ospiti: Ali Kazma, Pierre Huyghe, Camille Henrot e Edith Dekyndt
EXHIBITION
Ali Kazma
Written
Calligraphy
Clerk
Ali Kazma, Written, Calligraphy e Clerk, installation view. Video Sound Art XIII edizione, Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, 2023. Ph. Francesca Ferrari
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Nei suoi video Ali Kazma documenta l’attività umana, esplorando le abilità tecniche e le forme di resistenza del corpo umano che, per loro natura, rimangono invisibili o poco conosciute.
Nella serie Resistance (dal 2012 in poi) il corpo diventa un mezzo di segni da trasmettere, un oggetto di studio, un luogo dove tutti possono resistere.
La serie comprende il film Calligraphy, in cui i gesti del calligrafo turco Ömer Faruk Dere sono messi a fuoco da diverse angolazioni. Il corpo umano è ritratto nel continuo sforzo personale di garantire la propria continuità attraverso le azioni. Il calligrafo è ripreso mentre affila il suo strumento di scrittura e traccia su un foglio bianco caratteri e simboli dell’arte islamica tradizionale. I gesti sono precisi, disciplinati e testimoniano l’elevata abilità tecnica richiesta.
In Clerk, l’impiegato di uno studio notarile appone il timbro di approvazione su una grande quantità di documenti: questo avviene in modo rapido, una velocità che scandisce un ritmo. Il suono, cadenzato dal timbro sui fogli, attraverso la ripetizione si trasforma in una musica travolgente. Il gesto abitudinario e monotono, grazie alla musicalità, assume un valore nuovo, umano: un’azione tipicamente alienante diventa una dimostrazione della padronanza del gesto, la capacità di portare a termine i propri compiti.
Camille Henrot
Cynopolis
Spatial Film
Camille Henrot, Spatial Film, installation view. Video Sound Art XIII edizione, Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, 2023. Ph. Francesca Ferrari
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La ricerca di Camille Henrot si concentra sul rapporto tra mito e storia e sui meccanismi alla base del processo di comprensione e memoria. In Spatial Film l’artista propone una visita all’interno dell’appartamento di Yona Friedman. Il film presenta a suo modo un archivio commentato dalla voce di Yona Friedman che comprende i suoi oggetti, le opere, i suoi libri di filosofia. Lo spazio viene ripreso in 16mm dall’artista da un punto di vista che potrebbe essere quello di un cane. In particolare dalla prospettiva di Baltkis, cane di Yona e personaggio chiave dell’universo dell’architetto ottantaseienne. La conversazione si sviluppa su temi vari, film, tecnologia e processi creativi, spostando poi il punto di vista sul cane Baltkis. Le riprese trasmettono una sensazione errante, in modo concettuale per le tematiche trattate e visivo per la scelta estetica dell’artista.
Nel film Cynopolis riprende Saqqara, sito delle prime piramidi ora abitato da un branco di cani selvatici erranti. La camera segue gli animali, vaga con loro. Le immagini si alternano in un parallelo tra scavi archeologici, gesti di lavoratori rifiuti smistati da donne nella periferia del Cairo. Camille Henrot presenta i cani di Cynopolis come entità archetipiche, guardiani di sacri luoghi abbandonati ma anche come miserabili nella loro sporcizia. Si evince questa sovrapposizione tra ambiente e punto di vista, tra grandezza sacra del passato e decadenza del presente.
Edith Dekyndt
A is hotter than B
Martial M
Edith Dekyndt, A is Hotter than B , 2007, installation view. Video Sound Art XIII edizione, Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, 2023. Ph. Francesca Ferrari
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La ricerca di Edith Dekyndt si concentra sulla processualità. In tutti i suoi lavori si orienta verso strategie di separazione, il colore diventa una caratteristica in sé, che si articola in forme senza corpo, in macchie di olio o in forma di gas in una stanza. I video restituiscono la fragilità e l’ariosità del mezzo come una delle sue instabilità intrinseche, ancora una volta, rivolgendosi verso una smaterializzazione.
In Martial M, due mani, ciascuna dotata di un magnete, manipolano con cura la polvere di ferro in modo che le forme ottenute a destra e a sinistra appaiano simmetriche tra loro.
L’evento che si svolge su piccola scala in queste due mani si riferisce ai due poli terrestri che generano il campo magnetico.
In A is Hotter than B un blocco congelato di inchiostro nero viene diluito in un acquario, diffondendo arabeschi su uno spazio bianco.
Pierre Huyghe
Blanche-Neige Lucie
Pierre Huyghe, Blanche-Neige Lucie, 1997, installation view. Video Sound Art XIII edizione, Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, 2023. Ph. Francesca Ferrari
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Il principale interesse dell’artista eclettico Pierre Huyghe è il reale, occasione di sperimentazione di nuove interazioni, includendo collaborazioni, relazioni interpersonali e dialoghi sociali.
Nell’opera Blanche-Neige Lucie l’artista filma Lucie Dolène, la voce francese della Biancaneve di Walt Disney, mentre descrive la sua lotta per salvaguardare i suoi diritti di interprete, che sono stati alienati dalla Disney. Il parlato è dissociato dall’immagine e la storia di Lucie Dolène è trasmessa come sottotitolo. Quella di Pierre Huyghe è una riflessione che parte dall’immaginario di uno dei personaggi più noti del dell’intrattenimento e svela la sofferenza personale di un’esistenza reale.
XIII edizione
Babel
Milano
30 novembre – 3 dicembre 2023
Sede:
Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico
via Francesco Sforza 28, Milano
Con il contributo di:
Fondazione Banca Monte di Lombardia
In collaborazione con:
Archivio Storico dell’Ospedale Maggiore Policlinico
Con il supporto di:
CNAP – Centre national des arts plastiques
A cura di Video Sound Art
Direzione artistica e curatela
Laura Lamonea
Team curatoriale e coordinamento Open Call
Erica Petrillo
Educazione
Thomas Ba, Laura Lamonea
Produzione
Lino Palena
Ufficio stampa e comunicazione
Francesca Mainardi, Rebecca Canavesi
e Caterina Migliore
Consulente comunicazione
Valentina Letizia
Identità grafica
Martin Groch
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Open Call 2023 Babel Rebuilt