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Joshua Radin

Disteso di traverso su un letto d’albergo a Stoccolma, Joshua Radin componeva l’album migliore della sua carriera. Intitolato ‘Onward and Sideways,’ l’album parla dell’esperienza di abbandonarsi completamente in amore, con tutta la gioia, la titubanza, l’euforia, la paura e il dubbio che questo comporta.
L’amore e le complicazioni che lo circondano hanno da tempo dimostrato di essere i temi più ricorrenti nella musica di Radin. Anche se non ha mai desiderato di essere un live performer, il destino gli ha dato poca scelta quando la sua prima canzone, “Winter”, è stato raccontata in un episodio di “Scrubs”. Da allora Radin ha girato il mondo, ha venduto centinaia di migliaia di dischi e le sue canzoni sono in vetta alle classifiche di iTunes. La musica di Radin è presente in più di 150 diversi film, spot pubblicitari e programmi televisivi.
Per ‘Onward and Sideways’ il suo sesto album , Radin ha arruolato una squadra di collaboratori affermatissimi nel panorama musicale tra cui Sheryl Crow, che duetta con lui in un dolce acustico “Beautiful Day”, così come il batterista Matt Chamberlain (Elvis Costello, David Bowie ), il chitarrista Greg Leisz (Jackson Browne, Willie Nelson), il tastierista Patrick Warren (Bob Dylan, Emmylou Harris), e il produttore / chitarrista Tony Berg (The Replacements, Lucius).


Daedal

Il duo DaEDAL nasce nel 2014 a Milano, inizialmente come progetto di pura sperimentazione musicale, ma successivamente si concretizza grazie alla grande intesa dei due componenti (Giacomo Carlone, Benoit Trigari) nonostante il loro diverso bagaglio musicale. Nel 2015 nasce il primo Ep “Ai”, completamente autoprodotto.Tra ritmiche dominanti e bassi ossessivi, gli arrangiamenti labirintici, complessi hanno una dominante elettronica e progressive, con forti tendenze cinematiche – orchestrali e sonorità nipponiche contemporanee. Per i live viene mantenuto un approccio più acustico e suonato, creando così una una dualità tra il lavoro in studio e quello sul palco. 


Vaghe Stelle

Vaghe Stelle è il più recente progetto del musicista e producer torinese Daniele Mana, e trae ispirazione dalla scena krautrock anni ’70: atmosfere rarefatte che puntano al centro del dancefloor, colpendolo con i suoi ritmi ipnotici e suoni psichedelici.
Nel dicembre 2009 pubblica il suo primo singolo, ‘Cicli 1 EP’, su Margot Records, ricevendo feedback positivi da musicisti come Extrawelt, Agoria e James Holden. Nel 2010, la traccia ‘Emiciclo 1’ è inclusa in ‘Modeselektion Vol.1’, la compilation curata da Modeselektor. Il 2011 vede uscire due remix su Margot Records, uno per la band post­punk The Units e un EP per Opilec Records. Nel giugno 2011 lavora con Max Casacci alla creazione di un’installazione sonora per la Biennale di Venezia; novembre 2011 segna invece la pubblicazione del suo secondo EP per Margot, intitolato ‘Le Cose Ferme’.


Greg Haines

Greg Haines é un talentuoso compositore britannico di adozione berlinese. Giovane musicista proveniente dalla scuola dei grandi maestri di classica contemporanea ed elettronica colta come Philip Glass, Steve Reich ed Arvo Pärt, compositore estone massimo esponente del minimalismo sacro, dal quale trae maggiore ispirazione. La sua musica é un armonioso mix di suadenti melodie di pianoforte, delicate tessiture di violoncello e sintetici suoni elettroacustici, sospesa tra minimalismo classico e sperimentazione elettronica. Dopo il suo debutto nel 2006 con “Slumber Tides”, album che ha ricevuto il plauso unanime di pubblico e critica, seguito nel 2009 da Komarovo singolo ambient per organo, piano e samples e nel 2010 da Until The Point of Hushed Support composizione per quintetto d’archi, organo, pianoforte, percussioni ed elettronica. Nel 2010 ha registrato un breve EP di solo pianoforte in collaborazione con Peter Broderick presso il Tabalet Estudis di Valencia e pubblicato ad ottobre 2012 dall’etichetta svedese Kning Disk.


Drink to me

Si formano nel 2002 iniziando come una classica rock band ed evolvendo successivamente verso uno stile musicale più sofisticato.
Carlo Casalegno, Marco Bianchi, Francesco Serasso e Roberto Grosso Sategna. Attualmente stanno presentando il loro quarto disco, “Bright White Light” prodotto nel 2014 e che già dal titolo evoca all’istante le immagini, le emozioni, i ricordi, che la band di Ivrea descrive nei propri pezzi.
Tutto questo dopo 200 concerti, quattro E.P. autoprodotti, un 7” su Smartz Records e tre album: “Don’t Panic Go Organic” (Midfinger Records, 2008), registrato a Londra e mixato da Andy Savours (Blonde Redhead, The horrors, The Killers, Yeah Yeah Yeahs, Pj Harvey…), “Brazil” (Unhip Records, 2010), prodotto da Alessio Natalizia (Banjo or Freakout, Walls, Disco Drive) e “S” (Unhip Records, 2010).


Giöbia

Giöbia è una delle band psichedeliche italiane più influenti negli ultimi anni. Sedotti dal lato lisergico degli anni ‘60, dai mantra esotici e dalla potenza evocativa dello space-rock, i Giöbia nascono a Milano e si contraddistinguono per le loro numerose sfaccettature unite da uno sola fede: trasformare ogni incontro con il suono in un’esperienza psichedelica. Per la scelta del nome, i Giöbia si ispirano all’omonima festività pre-cristiana celebrata nel nord dell’Italia in cui un grande fantoccio di paglia con le somiglianze di una strega veniva bruciato simulando una sorta di rito propiziatorio nei confronti delle forze della natura. Membri della band: il leader Bazu (voce e strumenti a corda), Saffo (organo, violino, voci), Detrji (basso) e Betta (batteria).


Árirang

Árirang nasce nel 2010 a Milano, senza precisi intenti di genere o stile.
La passata esperienza post-punk sotto il nome di I AM YOU resta presente nelle sonorità, che man mano si ampliano in trame sempre meno seriali, fino a portare alla creazione di quelle che sembrano più soundtrack, che brani fini a se stessi.
Una ricerca in continua evoluzione che ora mira alla preparazione di performance live, con lo studio di una sintonia fra luci suoni, stimoli ed immagini, a conferma dell’intento di creare un ambiente dai confini rarefatti, di continuo scambio fra emettitore ed ascoltatore.

Video Sound Art Festival
V edizione
6-7-9-10-11 luglio 2015

Sede:
Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”, Milano

Con il sostegno di:
Comune di Milano
Regione Lombardia