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XIII edizione | Babel

Le sale del MO.CA e i corridoi del Bunkervik hanno ospitato una prima sezione di opere – installazioni video, sculture e performance – dedicata alla lingua madre, alla lingua imposta e reinventata, alle lettere che aprono una riflessione sul rapporto tra la parola e il mondo.

Le opere in mostra, selezionate dagli archivi video della collezione CNAP – Centre national des arts plastiques, sono accompagnate da un’isola di lettura, un’installazione di contenuti editoriali tratti dal tredicesimo numero di MacGuffin, frutto delle ricerche condotte dai curatori del progetto editoriale olandese – Kirsten Algera ed Ernst van der Hoeven – sul ruolo della lettera dal punto di vista del femminismo, delle identità culturali, dell’ecologia e dell’emancipazione. Dal pixel, elemento base della lettera digitale, all’impatto culturale della tipografia araba.  

I limiti del nostro mondo sono i limiti del nostro linguaggio, è tra le tesi più note del filosofo Wittgenstein e, come scrive in Tecnica e Magia il più vicino filosofo Federico Campagna, la realtà è composta da ciò che il linguaggio può catturare, che si tratti dell’alfabeto governativo, della lingua del mercato o della tecnologia elettronica. Ciò che non è catturato dal linguaggio scivola via, le lettere rischiano di scomparire come la storia degli essere umani.

Il percorso espositivo si completa con la nuova produzione dell’artista Angela Xu, vincitrice dell’Open Call Babel Rebuilt, e un programma performativo che ha visto la partecipazione degli artisti Andrea d’Amore, Marilisa Cosello e Angela Xu. 

EXHIBITION

Haig Aivazian 
Prometheus

Haig Aivazian, Prometheus, 2019. 23′, color, stereo. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, Bunkervik, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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Haig Aivazian nel film Prometheus attraverso immagini da repertorio affianca due eventi, entrambi accaduti nei primi anni Novanta: l’assalto tecnologico e ambientale da parte degli Stati Uniti all’Iraq e la vittoria della squadra di basket degli Stati Uniti, soprannominata Dream Team, ai Giochi Olimpici di Barcellona del 1992. Il fuoco è il principale motore narrativo: dal furto sulle vette del Monte Olimpo alla deflagrazione nei campi petroliferi del Kuwait. Nel film si ripercorre la lunga storia del fuoco attraverso associazioni non lineari.

David Claerbout
The Pure Necessity

David Claerbout, The Pure Necessity, 2016, 50′. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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Assistito da un team di animatori professionisti, David Claerbout si riappropria dei personaggi e delle ambientazioni del film d’animazione della Walt Disney Il libro della giungla, liberandoli da ogni forma di linguaggio e riferimento antropomorfo, in un’operazione di sottrazione delle facoltà umane. Gli animali, anziché parlare, cantare e ballare, tornano ad essere orsi, pantere e pitoni, mostrandoci una diversa metodologia di ascolto, di dialogo e rappresentazione del vivente.

Jordi Colomer
un crime

Jordi Colomer, un crime, 2004, 4’40”. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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Girato a Cherbourg nel 2004, un crime ripercorre una storia vera di cronaca nera raccontata più di cento anni fa da Le petit journal, il grande quotidiano del XIX secolo. L’opera video è una narrazione letterale della vicenda: in ogni inquadratura i dodici attori portano con sé le lettere che compongono il corpus letterario. Gli attori sono persone della città, a sua volta set del film. Un crime cerca di definire le complesse relazioni che esistono tra oggetto e parola, tra narrazione e scenografia. Colomer pone al centro del suo lavoro un’indagine sullo spazio fisico nella sua complessità sociale e politica. 

Alexandre Erre
Chaîne de montage (Catena di montaggio)
Le radeau de la joie (La zattera della gioia)

Alexandre Erre, Chaîne de montage (Catena di montaggio), 19’50”, 03’06”, 08’25”2018. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA _ Centro per le nuove culture, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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La pratica di Alexandre Erre ruota attorno alla sua isola natale, la Nuova Caledonia, e più in generale ai processi di narrazione, condivisione e legittimità. La sua ricerca si concentra su archivi e tradizioni, attinge alla sua storia personale e fa appello alla sua lingua e al suo presente diasporico.
In Chaîne de montage assistiamo alla produzione manuale di frutta. Una visione di una società consumistica in cui, in un’ottica di efficienza e redditività, non dobbiamo più aspettare che la natura si sviluppi al suo ritmo per godere del raccolto. Dita e mani prendono vita, si torcono e si deformano per creare ogni volta un nuovo frutto esotico in cui ciascuna parte miniaturizzata è una lettera di un alfabeto che al posto di una parola ricrea un frutto.
Nel video Le radeau de la joieun gruppo di persone gioca su una zattera alla deriva sulle note dell’Inno alla gioia di Beethoven. Il sottotesto è costituito da una serie di informazioni sulla Nuova Caledonia, tratte da La notice à l’usage des futurs colons en Nouvelle-Calédonie (1930). Il testo danza sullo schermo al ritmo delle piroette impossibili dei giovani sulla zattera. 

MacGuffin
The Letter

Installazione a cura del progetto editoriale MacGuffin dedicata al n. 13 The Letter. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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MacGuffin è una piattaforma di ricerca che esplora la vita delle cose ordinarie. Il progetto editoriale  prende in esame gli oggetti che ci circondano, utilizzandoli come punto di partenza per l’analisi di aspetti storici, sociali e politici che questi rappresentano. Le ricerche condotte dai curatori Kirsten Algera ed Ernst van der Hoeven confluiscono in un’installazione dedicata al tredicesimo numero della rivista, incentrato sul ruolo della lettera dal punto di vista del femminismo, delle identità culturali, dell’ecologia e dell’emancipazione. Dal pixel, elemento base della lettera digitale, all’impatto culturale della tipografia araba, MacGuffin n.13 si addentra nel mondo dell’alfabeto.

Rania Stephan 
Treshold

Rania Stephan, Threshold, 2018, 11’ 30”, video digitale, colore, suono. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, Bunkervik, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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Threshold riprende integralmente un vecchio film fantascientifico egiziano, The Master of Time, diretto da Kamal el Sheikh nel 1987. Protagonista del film è uno scienziato illuminato, ossessionato dalla vita eterna. Rania Stephan svuota il film egiziano dagli elementi di finzione, conservando solamente le inquadrature di entrate e uscite attraverso porte e cancelli. Nonostante la dissoluzione della trama, permane una finzione sufficiente a far comprendere la narrazione. Lo spettatore si unisce al protagonista, Mr. Kamel, e rimane bloccato nello spazio e nel tempo, avverando la profezia dello scienziato.

Natália Trejbalová
About Mirages and Stolen Stones

Natália Trejbalová, About Mirages and Stolen Stones, production still, 2022. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, Bunkervik, Brescia, 2023.

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Per ragioni sconosciute la Terra è diventata piatta. Una ricercatrice pare abbia registrato un filmato per indagare il misterioso appiattimento della Terra avvenuto cinque anni prima. Il film è diviso in tre capitoli che cercano di mettere alla prova le nostre capacità di osservazione e interpretazione. Il set, costruito dall’artista, invita alla contemplazione di ciò che accade sullo schermo, mettendo continuamente in discussione la fisicità della materia e le sue proporzioni. About Mirages and Stolen Stones gioca con la visione dello spettatore proponendo alternative e speculazioni che spingono a interrogarci sulle narrazioni collettive e le verità consolidate. 

Angela Xu, vincitrice dell’Open Call 2023 Babel Rebuilt
tù māma (mamma coniglio)

Angela Xu, tù māma (mamma coniglio), 2023. Installation view. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023. Ph. Francesca Ferrari

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tù māma (mamma coniglio) prende come punto di partenza una raccolta di brani “ritrovati”, rielaborati e in parte riscritti, riguardanti il rapporto delle seconde generazioni di figli di migranti con la presupposta ‘lingua madre’ e come questa relazione, se discordante, possa portare a incomprensioni, zone d’ambiguità e sospensione.  Il suo progetto riconsidera anche il rapporto con la lingua cinese, reintegrato nella sua pratica tramite lo studio dei testi e il rigore della scrittura, e rappresenta un esempio di come il linguaggio possa modellare sistemi e strutture culturali sotto forma di micro storie personali.

Angela ha recentemente conseguito un MA in Graphic Design presso la Royal Academy of Fine Arts, Anversa. La sua pratica spazia dal design, alla scrittura, al disegno e alla performance.

Angela Xu, performance Let Fortune Accompany You, 2023. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023.


PERFORMANCE

Marilisa Cosello
Replica

Marilisa Cosello, performance Replica, 2023. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023.

Scopri di più sulla performance

Marilisa Cosello nelle sue performance analizza e decostruisce le strutture sociali, riflettendo su contesti caratterizzati dalla presenza di regole. Per Babel l’artista presenta Replica, una ricerca sulla definizione di identità in relazione agli apparati sociali. Il gruppo di performer,  composto da studentesse e studenti dei Licei Arnaldo e Tartaglia-Olivieri di Brescia, è stato invitato a riflettere su norme e istituzioni, osservando archetipi e stereotipi contemporanei.
Gli impianti socio-culturali sono spazialmente rappresentati da composizioni di banchi scolastici: la scenografia della performance è costituita da oggetti-modulo disposti in forme variabili. L’intervento si articola in quattro atti, metafore visive di quattro istituzioni: famiglia, scuola, lavoro e politica. Alla messa in scena di iconici ritratti di famiglia della storia dell’arte –  Famiglia e corte di Ludovico II Gonzaga, 1465-1474 di Andrea Mantegna, Ritratto della famiglia Antinori, 1834 di Giuseppe Bezzuoli, Madonna del Magnificat, 1481-1485 di Sandro Botticelli – seguono le rappresentazioni di una classe scolastica, di un contesto lavorativo, di un apparato politico giudiziario.
Nella costruzione della coreografia gli studenti si riservano la libertà di identificare il proprio ruolo all’interno della performance. Le scelte seppure istintive dei singoli influenzano il risultato dell’opera, facendo emergere il necessario elemento sovversivo. Questa componente di autonomia dei performer, l’interazione con lo spazio e gli oggetti circostanti sono fattori che contribuiscono a sfidare le regole del presente, instillando un dubbio nel dogma.

Andrea d’Amore
Masala Wine

Andrea d’Amore, performance Masala Wine, 2023. Video Sound Art XIII edizione, MO.CA – Centro per le nuove culture, Brescia, 2023.

Scopri di più sulla performance

Andrea d’Amore per Video Sound Art Festival 2023  propone la performance Masala wine, una pratica conviviale pensata dall’artista in dialogo con l’opera di David Claerbout, The Pure Necessity, in mostra. L’intervento si innesca grazie al lungometraggio dell’artista belga, una reinterpretazione del classico Il libro della giungla (1967): la narrazione esce dallo schermo e si espande nella sala, generando un’esperienza sensoriale completa. Ai visitatori sarà offerta una bevanda calda preparata con del garam masala (गरम मसाला in hindi), una mistura di spezie tipica della cucina indiana, luogo di ambientazione del romanzo di Rudyard Kipling. L’artista incarna Shere Khan, tigre antagonista del Il libro della giungla: la morte di Shere Khan, che l’artista immagina scampata, svolge un ruolo fondamentale  nella performance che mette in relazione il fuoco con la punizione del personaggio negativo. Viene offerta una nuova prospettiva sulla narrazione attraverso un’esperienza condivisa: un’implicita rivalutazione della tigre e della hybris prometeica.

Andrea d’Amore indaga la realtà, i suoi rapporti sociali e antropologici attraverso il cibo, espediente ma anche medium nella costruzione di esperienze condivise. La sua ricerca pone al centro la convivialità e il convivio – inteso come dispositivo per la creazione di relazioni attorno alla preparazione e al consumo di cibo in un dato spazio-tempo – dove ogni elemento, umano e non, ha un ruolo relazionale nel compimento di una certa atmosfera. La sua pratica mira a rinegoziare costantemente la sua identità con quella del luogo, dell’altro, dell’alterità. Lo stesso tema è stato esplorato dall’artista in performance come Forma de vida realizzata nel 2022 a Città del Messico, una riflessione attorno ai rapporti economici e culturali in un mondo fortemente globalizzato; Gli assi cartesiani e il fuoco, dove davanti al calore del fuoco e attraverso la condivisione di cibo le persone sono state invitate a immaginare future ecologie.

XIII edizione
Babel

10 – 19 novembre 2023 Brescia
24- 25 novembre 2023 Bergamo
30 novembre – 3 dicembre 2023 Milano

Opening
10 novembre, h 18:00
MO.CA – Centro per le Nuove Culture, Brescia

Brescia
MO.CA – Centro per le Nuove Culture, Via Moretto, 78
Bunkervik, Via Federico Odorici, 6 B
Cinema Nuovo Eden, Via Nino Bixio, 9

Con il contributo di:
Comune di Brescia
Comune di Bergamo
Fondazione Banca Monte di Lombardia

In collaborazione con:
MO.CA – Centro per le Nuove Culture
Cinema Nuovo Eden
Bunkervik

Con il supporto di:
CNAP – Centre national des arts plastiques

A cura di Video Sound Art
Direzione artistica e curatela
Laura Lamonea

Team curatoriale e coordinamento Open Call
Erica Petrillo

Educazione
Thomas Ba, Laura Lamonea

Produzione
Lino Palena

Ufficio stampa e comunicazione
Francesca Mainardi, Rebecca Canavesi
e Caterina Migliore

Consulente comunicazione
Valentina Letizia

Identità grafica
Martin Groch

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BABEL XIII edizione

Open Call 2023 Babel Rebuilt