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Workshop di Interaction design

Progettazione di un’installazione interattiva

condotto da Stefano Scarani

4-5-6 febbraio 2016

4 febbraio dalle 16h alle 20h
5-6 febbraio dalle 12h alle 19h

Milano, Museo del Design
Via Borsi, 9

Il workshop prevede l’introduzione ai concetti base e alle metodologie per la realizzazione di installazioni e ambienti interattivi diretti sia alla creazione artistica, sia all’ideazione di percorsi espositivi.

Utilizzeremo il linguaggio di programmazione Max (Cycling74) come sistema per la realizzazione pratica delle esercitazioni e progetti.

Metodologia

Il workshop si articola proponendo concetti teorici e applicazioni pratiche in forma interconnessa, attraverso esempi concreti, documentazione audiovisiva di opere e sistemi realizzati, esposizione e analisi di motori interattivi reali, presentazione di tecnologie e sensori utilizzabili nell’ideazione di opere interattive.

Si considera importante l’introduzione di concetti teorici immediatamente riconducibili ad applicazioni pratiche, per permettere una assimilazione e comprensione diretta delle problematiche fondamentali relative al tema affrontato.

Articolazione dei contenuti

Fondamenti

L’idea e la sua utilità (perché scegliere l’interattività come linguaggio?)

Percezione multisensoriale / rappresentazione multisensoriale

Concetto di linearità e non-linearità

Azione e Reazione: stabilire il codice

Induzione all’interazione

Interazione individuale / interazione collettiva

Il dispositivo assente: una importante lezione di Paolo Rosa / Studio Azzurro

La rappresentazione dell’immateriale: il museo multimediale

Laboratorio

Organizzazione del sistema in un diagramma di flusso

Tecnologia: hardware, software

Il trasduttore: il mondo dei sensori

Interfaccia persona-macchina

Creazione di un progetto collettivo di ambiente interattivo

Prerequisiti: non si richiede nessuna preparazione specifica nell’uso di tale software, in quanto la pratica si sviluppa in forma collettiva e con il docente; in ogni caso si consiglia, a chi ne fosse in possesso, di portare con se tale software o il suo corrispondente gratuito Pure Data, utilizzando un computer personale. Si consiglia inoltre di portare con sé qualsiasi lavoro o documentazione realizzata in questo ambito, come materiale che possa essere presentato e analizzato.

Per iscriversi: inviare una mail con  una breve descrizione della propria esperienza all’indirizzo info@videosoundart.com

Bibliografia

MORELLI A, SCARANI S. (2010). Sound design, progettare il suono. Bologna; Pitagora Editrice.

Consigliati

ARNHEIM, R. (2004). Arte e percezione visiva. Milano: Feltrinelli Editore.

CARONIA A. (2001). Il Cyborg – Saggio sull’uomo artificiale. Milano: Shake.

ECO, U. (2009). Opera aperta. Milano; Bompiani

MANOVICH L. (2005). El lenguaje de los nuevos medios de comunicación. Barcelona; Paidós Comunicación.

McLUHAN, M. (2008). Gli strumenti del comunicare. Milano: Il Saggiatore.

NEGROPONTE N. (1995). Essere digitali. Milano: Sperling and Kupfer.

STUDIO AZZURRO (2007). Videoambienti, ambienti sensibili e altre esperienze tra arte, cinema, teatro e musica. Milano; Feltrinelli.

STUDIO AZZURRO (2011). Musei di narrazione. Milano; Silvana Editoriale

SVAÆS D. (2000). Understanding Interactivity – Steps to a Phenomenology of Human-Computer Interaction. Tesi di Dottorato, NTNU, Trondheim. testo disponibile online: [http://dag.idi.ntnu.no/interactivity.pdf)]. Consultato il 23/04/2013.

CIPRIANI A., GIRI M. (2009). Musica elettronica e sound design – Teoria e pratica con Max/MSP Vol.1. Roma; ConTempoNet s.a.s.

CIPRIANI A., GIRI M. (2013). Musica elettronica e sound design – Teoria e pratica con Max/MSP Vol.2. Roma; ConTempoNet s.a.s.

COLASANTO F. (2010). Max/MSP Guía de programación para artistas. Morelia; CMMAS Centro Mexicano para la Música y las Artes Sonoras.