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Video Sound Art Festival XII edizione

La dodicesima edizione di Video Sound Art si concentra sulla vita delle cose, sulle possibilità inesplorate che ogni oggetto custodisce in relazione alla storia, all’identità e alle relazioni sociali.
Tutto il mondo arcaico è popolato da oggetti dotati di forza vitale. L’impulso alla raccolta, si configura nei secoli come il tentativo di riassumere all’interno delle stanze delle meraviglie l’immagine dell’universo, rispondendo al desiderio di risolvere enigmi.

Mesi fa mi sono imbattuta in un piccolo orso che porta a tracolla un fucile dorato. Un oggetto oggi conservato nella Kunstkammer del Museo di Storia di Vienna, fatto di pasta muschiata, un’essenza  profumata ricavata dalle secrezione del mosco, un mammifero in via di estinzione. Tra il Cinquecento e il Seicento erano oggetti di cui fregiarsi per la loro rarità. Ho ipotizzato potesse esistere un rapporto empatico tra i proprietari e queste sculture che decoravano stanze e costumi.
Interrogandomi sulla vita della pasta muschiata ho immaginato quell’orso sotto teca, oggi impossibile da spostare perché fragilissimo. La sua funzione è cambiata nel corso dei secoli, sebbene sempre prezioso, da oggetto commissionato per uso personale, oggi è protetto come opera d’arte. Il piccolo orso con il fucile non è neutrale, come non lo sono gli oggetti che ci circondano.
Perno dell’azione della nostra esistenza, le cose hanno molto da raccontare e non appena iniziamo a raccogliere informazioni sul loro contesto di produzione, circolazione e uso, ci scontriamo inevitabilmente con un gioco di realtà e apparenze.
Che funzione assumono oggi gli oggetti che ci circondano e cosa raccontano? Il percorso espositivo si snoda all’interno del teatro con installazioni, video ed elementi scultorei, con l’intento di riscrivere con i visitatori le connessioni che esistono tra noi, gli oggetti e la materia che li costituisce. 
Sovrapproduzione ed esaurimento delle risorse sono entità trasparenti che  incombono sulle nostre teste, mentre la vita delle cose continua a scandire le nostre giornate. C’è un mondo di scambio e circolazione di potere intorno agli oggetti, e di tappe nascoste che si rivelano essere molto più che semplici fasi di produzione. 
In mostra la ricerca di artisti, curatori, performer che attraverso l’immaginazione, l’analisi e la lettura di dinamiche invisibili, provano con noi a trasformare gli oggetti e  mostrano l’accesso a mondi paralleli. Si può piegare uno strofinaccio e presentarlo in modo tale che gli altri vedano  un broccato, diceva il regista teatrale Mejerchol’d, liberando la funzione dell’oggetto e riscoprendo le tanto evocate possibilità immaginative.

L’inversione ottica  è una delle missioni di questa edizione. Non perdiamo l’occasione.

Laura Lamonea, curatrice

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XII edizione
The life of things
and the invisible qualities of objects

22 – 28 settembre 2022

Sede:
Teatro Carcano
Corso di Porta Romana, 63,
MM3 Crocetta, Milano

Con il contributo di:
Fondazione Cariplo
8 per mille Chiesa Valdese
Mondriaan Fund
Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi

Con il patrocinio di:
Comune di Milano – Milano è Viva
Consolato Generale del Giappone a Milano

Open Call in collaborazione con:
Associazione Amici di Duccio

A cura di Video Sound Art
Direzione artistica e curatela 
Laura Lamonea 

Coordinamento Screening Program 
Bianca Ambrosio

Coordinamento Open Call 
Francesca Colasante 

Educazione
Thomas Ba, Gaia Lazzerini, Agnese dell’Omo

Produzione 
Lino Palena, Anita Wilczega,
Carlo Di Florio, Ileana Rutigliano 

Ufficio stampa e comunicazione
Francesca Mainardi, Sofia Gemelli

Consulente comunicazione
Valentina Letizia

Identità visiva
Ilaria Roglieri

Dipartimento tecnico
Dario Leone e Cesare Rossi

Amministrazione
Giovanni Licari

Rassegna Stampa