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Live Projection Mapping

Live Projection Mapping

Condotto da Fabio Volpi, architetto e softwarartist.
DIES – fabiovolpi.wordpress.com

Proposto da Video Sound Art in collaborazione con il FabLab Milano
presso la sede del Fablab Milano in Via Lambruschini n. 36 Milano.

Il workshop è stato realizzato a Marzo 2018

PROGRAMMA

– Introduzione ai principi generali del projection mapping
– Esempi di mapping architettonico di esterni e di interni. Caratteristiche e differenze
– Indicazioni per preparazione contenuti visivi in 2D e 3D
– Progettazione integrata tra architettura e luce con 3d object .obj
– Primi esperimenti di mapping con software free utilizzando VPT
– MadMapper: descrizione e funzionalità dell’interfaccia grafica
– Importazione e utilizzo di file di immagini, video, live camera ecc
– Mappatura strutture semplici, utilizzo mesh e maschere
– Proiezione dei primi esperimenti di mapping su superfici 3D
– Dimostrazione live di un audiovisual set di video mapping
– Il rapporto suono-visione: principi essenziali
– Preparazione del live set, organizzazione dei materiali e dispositivi
– Live mapping su superfici 3D
– Laboratorio  e prove
– Realizzazione di un’installazione audio-video con Madmapper

PREREQUISITI: Non ci sono prerequisiti particolari

REQUISITI TECNICI: Versione demo MadMapper: scaricabile qui (vedi TRY MADMAPPER)
Grazie ad una collaborazione con Garagecube sarà possibile  utilizzare il software in versione completa e non demo.
Inoltre a tutti i partecipanti al workshop verrà consegnato un buono sconto per l’acquisto della licenza dei software!

ATTREZZATURE TECNICHE: Ogni allievo dovrà portare il suo portatile – Apple Mac con sistema operativo OSX 10.7 Lion o più recente.
Per maggiori informazioni scrivere a info@videosoundart.com

Attualmente la tecnica del projection mapping ha tra i suoi maggiori pregi quello di modificare e in alcuni casi restituire identità ai volti delle architetture. Il progetto dei prospetti urbani, nel tempo affidato ad una serie limitata di artisti e professionisti, viene messo in discussione dal video mapping, che modifica la percezione della materia attraverso il rivestimento della stessa con una nuova veste luminosa fatta di prospettive, immagini in movimento e suoni.

L’incarico passa per così dire dall’architetto al motion designer.

Nella maggior parte dei casi si tratta di eventi di breve durata, non invasivi dal punto di vista materico, con la vocazione all’intrattenimento. Quando il lavoro del progettista della componente statica dell’edificio incontra quello del tecnico delle luci e dei suoni, abbiamo gli esempi delle spettacolari facciate cangianti dell’Ars Electronica Center di Linz o gli interni della nuova filarmonica di Amburgo. In un prossimo futuro le facciate potrebbero trasformarsi in user interfaces dove il supporto non ha più nessuna importanza perché diventeranno black screen sulle quali proiettare mondi a piacere personale.

In attesa di un domani utopico o distopico di questo tipo, il live projection mapping si prospetta ancora come momento espressivo di ricerca o di aggregazione rivolto  a una collettività alla quale talvolta può essere restituita un’identità persa negli spazi sempre più impersonali delle città contemporanee.