DIEGO CIBELLI, vincitore dell’open call 2018
(1987, Napoli)
Vincitore dell’open call 2018 è Diego Cibelli: l’artista presenta Serenissima, un’installazione plastica in argilla ispirata allo spazio domestico settecentesco e alla tecnica borbonica dell’intreccio. La residenza artistica ha permesso di attraversare l’antica tradizione artigianale della manifattura in ceramica di Capodimonte e di sperimentarne nuovi interventi artistici.
Diego Cibelli è nato a Napoli nel 1987. La sua ricerca artistica si sofferma sulle molteplici e possibili modalità dell’abitare, la sua attenzione visiva cade sugli artefatti e sugli spazi organizzati dagli essere viventi. Centrale punto di convergenza nella ricerca dell’artista è la questione dell’appartenenza e dell’identità considerate in termini di relazione. Il suo lavoro è stato esposto in varie occasioni in Italia e all’estero, tra cui: al PAN di Napoli nel 2012, al Künstlerhaus Bethanien di Berlino nel 2013, alla Galleria Atelier 35 di Bucarest nel 2013, al MSU – Museo d’Arte contemporanea di Zagabria nel 2016.
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OLI BONZANIGO
(1989, Milano)
I was a nervous heat
In dialogo con le opere video, Oli Bonzanigo con il progetto scultoreo in porcellana I was a nervous heat. L’opera è una colonna vertebrale divisa in sezioni, uno studio delle relazioni di mimesi tra forme architettoniche e anatomia umana. L’artista prosegue l’indagine sul rapporto tra umano e materia, sulle azioni dell’uomo e i movimenti della materia come veicolo di contaminazioni culturali e geografiche.
Oli Bolzanigo (1989, Milano) si è laureata alla Byam Shaw School of Arts di Londra. Dal 2012 collabora con la Fonderia Artistica Battaglia, storica fonderia a cera persa milanese per la quale segue le nuove produzioni di giovani artisti internazionali. Ha esposto alla Biennale di Marrakech 5-6, alla 1:54 Contemporary African Art Fair. La sua ricerca si nutre della collaborazione con numerose istituzioni culturali nord africane: Le18, Marsaad Draa, Kibrit/Qanat, Voice Gallery. Dal 2017 vive e lavora a Palermo dove è cofondatrice dello Studio Gibel e studente al Bourgiba Institute (Palermo-Tunisi) in Lingua e Cultura Araba.
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CATERINA MORIGI
(1991, Ravenna)
L’artista Caterina Morigi traduce la residenza a Capodimonte in un intervento fotografico di piccole dimensioni, in cui rivela le tracce trasparenti della storia del luogo, l’atmosfera densa del bosco di Capodimonte. Il piccolo formato rimanda ad una dimensione intima che mostrerà all’osservatore i risultati della tromba d’aria del recente ottobre abbattutasi su Napoli.
Caterina Morigi, Ravenna, 1991. Vive e lavora a Roma. Studia Arti Visive allo IUAV di Venezia e Paris 8 – Saint Denis. Nel 2015 è assegnataria di uno studio alla Fondazione Bevilacqua la Masa. Partecipa a residenze quali Dolomiti Contemporanee – Progetto Borca, Serre delle arti Territori di Pietra. Ha esposto in mostre personali e collettive al Mambo di Bologna (That’s IT!, curata da Lorenzo Balbi), Villa Brandolini (TV) per la Fondazione Francesco Fabbri, al MAR di Ravenna, Una Vetrina (Roma) e in altre città italiane ed europee.
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